
Il Fondo Nuove Competenze (FNC) è una straordinaria opportunità per le imprese italiane e i lavoratori, finalizzata a promuovere lo sviluppo di competenze strategiche attraverso percorsi formativi innovativi. Con il decreto direttoriale n. 439 del 5 dicembre 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha definito i termini e le modalità per la presentazione delle domande relative alla terza edizione del Fondo. Ecco tutti i dettagli per accedere ai finanziamenti.
Presentazione delle domande: tempistiche e modalità
Le domande per il Fondo Nuove Competenze 2025 potranno essere presentate esclusivamente online sulla piattaforma MyANPAL. I termini per l’invio delle richieste sono fissati dal 10 febbraio al 10 aprile 2025.
L’accesso al Fondo è riservato a progetti di formazione mirati al miglioramento delle competenze dei lavoratori, favorendo la transizione digitale, ecologica e l’innovazione aziendale.
Contributi erogabili
Il Fondo copre due principali categorie di spesa:
- Contributi previdenziali e assistenziali: finanziamento del 100% dei costi aziendali relativi alle ore di formazione dei lavoratori.
- Retribuzione del personale: il Fondo rimborsa il 60% della retribuzione oraria per il tempo dedicato alla formazione.
I contributi possono riguardare anche soggetti disoccupati, a condizione che siano inseriti in percorsi formativi finalizzati all’assunzione.
Ripartizione delle risorse disponibili
Le risorse totali del Fondo, pari a circa 730 milioni di euro, sono così distribuite:
- Regioni più sviluppate: 225.943.198,04 €
(Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto). - Regioni in transizione: 39.928.825,74 €
(Abruzzo, Marche, Umbria). - Regioni meno sviluppate: 464.127.976,21 €
(Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
Tipologie di soggetti beneficiari
Le risorse del Fondo Nuove Competenze 2025 sono destinate a diverse tipologie di soggetti richiedenti, con un’attenzione particolare alla diversità dei contesti produttivi e delle esigenze aziendali. La ripartizione delle risorse si suddivide in:
- Sistemi formativi di grandi datori di lavoro (Big Player) – 25%: riservato a gruppi di imprese o sistemi aziendali caratterizzati dalla presenza di grandi realtà industriali e organizzazioni complesse. Questi sistemi rappresentano un riferimento per l’innovazione e la trasformazione strategica in ambiti produttivi chiave.
- Filiere formative di micro, piccole e medie imprese – 25%: dedicato alle aziende che operano in modo integrato all’interno di distretti territoriali, reti o filiere produttive. Questi soggetti richiedenti possono beneficiare di un supporto mirato a rafforzare le competenze in contesti locali caratterizzati da specializzazioni economiche e produttive.
- Singoli datori di lavoro – 50%: questa categoria, che rappresenta la metà delle risorse disponibili, è rivolta a tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni, che intendano promuovere progetti formativi per i propri dipendenti. Si tratta di una misura inclusiva che consente a piccole realtà imprenditoriali e grandi aziende di accedere agli stessi benefici, personalizzando i percorsi formativi in base ai propri fabbisogni specifici.
Questa suddivisione garantisce un equilibrio tra il supporto a grandi attori del mercato e il sostegno a piccole e medie imprese, favorendo la crescita e la competitività dell’intero sistema economico.
Aree di intervento dei percorsi formativi
I progetti formativi devono rispondere ai seguenti ambiti strategici:
- Sistemi tecnologici e digitali.
- Sviluppo dell’intelligenza artificiale.
- Transizione ecologica ed economia circolare.
- Sostenibilità e impatto ambientale.
- Efficientamento energetico.
- Welfare aziendale e benessere organizzativo.
I percorsi formativi devono essere concordati attraverso accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro tra datore di lavoro e rappresentanze sindacali.
Formazione e inclusione dei disoccupati
Il Fondo Nuove Competenze 2025 non si limita a sostenere i lavoratori già occupati, ma si pone anche l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa di persone disoccupate, offrendo alle aziende incentivi specifici per il loro inserimento. Le misure previste per questa categoria rappresentano un’importante leva per ridurre il divario occupazionale e sostenere la ripresa economica. Ecco come il Fondo interviene per i disoccupati:
- Disoccupati da almeno 12 mesi:
Le imprese che assumono lavoratori disoccupati da più di un anno possono accedere a un contributo che copre il 100% della retribuzione oraria durante il percorso formativo. Questa misura è valida per le assunzioni effettuate con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato, a condizione che siano stipulati dopo il 3 dicembre 2024 e prima dell’inizio della formazione. - Progetti formativi con successiva assunzione:
Le aziende possono coinvolgere nei progetti formativi disoccupati preselezionati, con un ulteriore incentivo economico nel caso in cui almeno il 70% dei partecipanti venga assunto. Le assunzioni devono avvenire con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato, favorendo così la stabilità lavorativa e la continuità del percorso professionale. - Contratti stagionali nei settori del turismo e dell’agricoltura:
Il Fondo include misure specifiche per settori particolarmente esposti alla stagionalità, come il turismo e l’agricoltura. Le imprese possono ottenere un bonus per l’assunzione di lavoratori disoccupati che abbiano partecipato a percorsi formativi dedicati. La formazione minima richiesta è di sole 20 ore, rispetto alle 30 ore previste per gli altri progetti, e i contratti stagionali devono avere una durata minima di 120 giorni. Questo approccio consente di soddisfare le esigenze dei settori stagionali senza compromettere la qualità del lavoro e della formazione. - Sviluppo di competenze per l’assunzione futura:
Le imprese possono includere nei progetti formativi soggetti disoccupati, anche se non ancora assunti, a condizione che il percorso sia finalizzato a sviluppare competenze specifiche richieste dall’azienda. Ciò permette alle imprese di formare personale altamente qualificato, pronto per essere inserito in ruoli strategici al termine della formazione.
Queste misure non solo incentivano l’occupazione, ma aiutano a colmare il divario di competenze tra le esigenze delle aziende e le competenze disponibili sul mercato del lavoro. Il Fondo punta a trasformare la formazione in un trampolino per una carriera stabile, incentivando le aziende a investire nella crescita professionale e personale dei lavoratori.
Come presentare la domanda
Per accedere al Fondo Nuove Competenze 2025, le aziende devono seguire una procedura ben definita:
- Accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro:
Prima di presentare la domanda, è necessario stipulare un accordo collettivo con le rappresentanze sindacali aziendali o territoriali. Questo accordo deve prevedere la rimodulazione dell’orario di lavoro, destinando parte di esso alla partecipazione a percorsi formativi specifici. - Progetto formativo:
Elaborare un progetto formativo dettagliato che indichi gli obiettivi, le competenze da sviluppare, la durata e le modalità di svolgimento della formazione. Il progetto deve essere coerente con le finalità del Fondo, focalizzandosi su aree quali l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico. - Presentazione della domanda:
– Le domande possono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma di servizi online MyANPAL.
– Il periodo per l’invio delle richieste è compreso tra il 10 febbraio 2025 e il 10 aprile 2025.
– È fondamentale rispettare queste tempistiche, poiché le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo.
Documentazione obbligatoria:
Al momento della presentazione della domanda, è indispensabile allegare la seguente documentazione:
- Accordo collettivo sottoscritto:
Copia dell’accordo collettivo che attesti la rimodulazione dell’orario di lavoro e l’impegno dell’azienda a realizzare i percorsi formativi previsti. - Progetto formativo:
Documento dettagliato che descriva il contenuto della formazione, gli obiettivi da raggiungere, le competenze da acquisire, la durata del percorso e le modalità di erogazione. - Elenco dei lavoratori coinvolti:
Lista nominativa dei dipendenti che parteciperanno ai percorsi formativi, con indicazione delle rispettive mansioni e del livello di inquadramento. - Dati dell’ente formativo:
Informazioni relative all’ente o agli enti incaricati di erogare la formazione, comprensive di denominazione, sede legale e riferimenti di contatto. - Attestazione delle competenze:
È obbligatorio il rilascio di un’attestazione che certifichi le competenze acquisite dai lavoratori al termine del percorso formativo, garantendo la trasparenza e la validazione delle stesse.
È consigliabile preparare con attenzione tutta la documentazione necessaria, assicurandosi che sia completa e conforme alle linee guida fornite, per facilitare l’iter di approvazione della domanda e accedere ai benefici del Fondo.
Perché è importante partecipare
Il Fondo Nuove Competenze 2025 rappresenta un’occasione unica per favorire la crescita delle aziende e migliorare l’occupabilità dei lavoratori. Investire nella formazione permette alle imprese di affrontare le sfide del mercato, rafforzare la competitività e garantire uno sviluppo sostenibile nel tempo.